Dagli Stati Uniti fino all’Italia grazie al Dottor Mozzi, la dieta del gruppo sanguigno è una scelta da seguire per stare bene. Come funziona e cosa c’è da sapere?
Secondo lunghi studi effettuati dal naturopata italo americano D’Adamo, il gruppo sanguigno potrebbe influire molto sul tipo di alimentazione da assumere e sul metabolismo. “Seguite la mia dieta del gruppo sanguigno e i problemi digestivi, la spossatezza e persino alcuni disturbi cronici saranno soltanto un ricordo“, cita nel suo libro Eat Right 4 Your Type, pubblicato nel 1997, in cui spiega anche come un’alimentazione scorretta sia la causa di intolleranze alimentari. La dieta del gruppo sanguigno da quel momento ha preso piede, tanto da arrivare anche in Italia grazie al Dottor Piero Mozzi. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’argomento!
- Cos’è la dieta del gruppo sanguigno
- La storia e la teoria
- Dieta del gruppo 0
- Dieta del gruppo A
- Dieta del gruppo B
- Dieta del gruppo AB
- Le diete del Dottor Mozzi
Cos’è la dieta in base al gruppo sanguigno
La emodieta, come viene anche detta, è un regime alimentare in cui ogni persona, a seconda del proprio gruppo sanguigno, sceglie alimenti specifici da mettere nella propria dieta. I primi studi sono stati compiuti dal naturopata James D’Amano negli anni ’50, poi portati avanti dal figlio James e poi ancora rilanciati dal Dottor Piero Mozzi nel nostro paese.
Alla base di questa teoria, e della dieta, c’è la correlazione tra alimentazione e sistema immunitario. Le abitudini alimentari di ognuno influiscono molto sul sangue, che esprime appieno il sistema immunitario di ognuno. È importante, quindi, conoscere la caratteristiche e le peculiarità di ciascun gruppo sanguigno.
La storia e la teoria del Dott. D’Adamo
I primi studi, come già detto, sono stati condotti dal dottor James D’Adamo che, dal 1957, ha notato una correlazione tra l’alimentazione degli esseri umani e i vari gruppi sanguigni. Suo figlio, Peter D’Adamo, ha portato avanti questi studi, confermando quanto detto dal padre.
All’origine di questa teoria c’è la storia evolutiva dell’uomo e la conseguente nascita dei gruppi sanguigni di cui siamo ora a conoscenza. In origine, quando l’uomo si alimentava prevalentemente grazie alla caccia, esisteva solo il gruppo 0. Successivamente, con lo sviluppo dell’agricoltura e della pastorizia sono comparsi rispettivamente il gruppo A e il gruppo B. L’ultimo, il gruppo AB, è quello più recente, nato dalla coesione degli ultimi due.
Dieta del gruppo sanguigno 0
Come è già stato detto in precedenza, chi ha il gruppo sanguigno 0 è predisposto a dover mangiare carne. È infatti tipico di queste persone avere un fisico atletico e un sistema digerente robusto.
Cosa deve mangiare chi rientra in questo gruppo? La dieta deve essere iperproteica, ma comunque non si deve esagerare con la carne di maiale, d’oca e le carni affumicate. Sono invece sconsigliati alcuni tipi di pesce, i latticini, i legumi e soprattutto i cereali: proprio queste persone, infatti, sarebbero maggiormente soggette a soffrire di celiachia.
Altra nota importante: l’assunzione dei pasti per questo gruppo andrebbe suddivisa in piccole porzioni durante tutta la giornata, solo quando se ne sente il bisogno e non ad orari prestabiliti. Una delle ricette possibili è la polenta con il ragù.
Dieta del gruppo sanguigno A, positivo e negativo
I portatori del gruppo A vengono definiti “agricoltori” ed è possibile che abbiano il sistema digerente e quello immunitario molto delicato. Lo stress non è un valido alleato per questo gruppo e nemmeno le attività sportive ad alta intensità: entrambi i casi possono provocare stanchezza.
Cosa si deve mangiare? Principalmente si consigliano alimenti vegetali, ovvero ortaggi, legumi, cereali e frutta. Anche i carboidrati sono dei validi alleati. Le proteine di origine animale risultano difficili da assimilare quindi si sconsigliano fortemente, così come i latticini in quantità eccessive. La nostra ricetta: degli gnocchi di patate con verdure.
Dieta del gruppo sanguigno B
Chi rientra nel gruppo B ha generalmente un sistema immunitario robusto, anche se tende ad essere debole quando si tratta di malattie del sangue.
Qual è l’alimentazione da seguire? In generale chi porta questo gruppo sanguigno può assumere quasi tutti gli alimenti, compresi i latticini – sia di capra che di mucca – e anche la carne, il pesce e tutti gli ortaggi. I cereali non risultano un problema purché vengano moderate le quantità o preferiti cereali senza glutine. Da evitare: gli alimenti ricchi di zuccheri e di conservanti.
Il consiglio dell’esperto: grazie al sistema digerente versatile, sono da preferire molteplici spuntini durante il giorno a sfavore di due pasti molto abbondanti.
Dieta del gruppo sanguigno AB
Oltre ad essere il più recente, questo gruppo sanguigno è anche il più raro e in linea di massima raccoglie alcune caratteristiche dal gruppo A e alcune dal gruppo B. Il sistema digerente e quello immunitario sono sensibili, quindi si deve fare maggiore attenzione allo stress e all’attività fisica ad elevata intensità.
Cosa mangiare? Tra i cibi da preferire ci sono sicuramente le carni bianche e il pesce, sempre accompagnate da frutta e verdura di stagione. Anche i latticini non sono un nemico, ma andrebbero preferiti quelli di capra a sfavore della mucca. In generale, però, l’assunzione dei latticini andrebbe tenuta sotto controllo.
La dieta dei gruppi sanguigni del dottor Mozzi
Dopo lo studio condotto dai due naturopati italo-americani, anche in Italia questa teoria è stata sostenuta dal dottor Mozzi che l’ha fatta sua. Per spiegare come funziona questa dieta – sulla falsa riga delle indicazioni già date in precedenza – il dottore ha pubblicato un libro nel 2012 intitolato La dieta del dottor Mozzi – Gruppi sanguigni e combinazioni alimentari.
Anche il dottor Mozzi vuole proporre una dieta perfetta per chi ha un problema di salute oppure per chi vuole perdere peso senza provare con diete drastiche come la dieta alcalina o quella liquida. Seguendo infatti gli accorgimenti presenti nel suo libro e alimentandosi con i cibi più adatti alla nostra alimentazione, l’organismo trarrà dei benefici di lunga durata.
Come per tutte le diete che si intendono seguire, anche in questo caso è meglio chiedere il parere di un medico specializzato in nutrizione prima di cimentarsi a capofitto nel regime alimentare. Bisogna anche tenere in considerazione che molti dottori e studiosi dell’alimentazione sono molto scettici sulla dieta a riguardo.